L’Associazione Italiana Calciatori ha premiato Samuele Ricci come “Miglior giovane” dello scorso campionato di serie B
Il talento di Samuele Ricci non è in discussione e il premio come Miglior giovane dello scorso campionato di serie B che ha appena ricevuto dall’AIC (l’Associazione Italiani Calciatori) è la dimostrazione che con i piedi ci sa fare. Al centrocampista però serve altro per convincere definitivamente Ivan Juric, non bastano le buone qualitĂ tecniche che a Empoli, fino allo scorso gennaio, ha dimostrato di avere. I numeri da quando è arrivato al Torino parlano chiaro: quattro partite viste interamente dalla panchina, una sola gara giocata per tutti i 90 minuti, due micro-spezzoni contro Cagliari e Inter (5 minuti contro i rossoblĂą, 8 contro i nerazzurri).
Torino, Ricci spera di trovare piĂą spazio
Juric non l’ha di certo bocciato: quelle qualitĂ che hanno portato Ricci a diventare il perno della Nazionale Under 21, uno dei giocatori rivelazione dell’Empoli nella prima parte di campionato e Miglior giovane dello scorso anno in B per l’AIC sono certamente state notate anche dall’allenatore croato. PerchĂ© allora il numero 28 sta giocando così poco? I motivi sono principalmente due: il primo è che in questo momento per Juric i due centrocampisti titolari, Sasa Lukic e Rolando Mandragora, sono quasi intoccabili, il secondo il secondo è che Ricci deve ambientarsi in un sistema tattico differente e, soprattutto, un modo diverso di interpretare il calcio rispetto a quello a cui era abituato a Empoli con Aurelio Andreazzoli. Certo, non si è improvvisamente trovato a dover fare i conti con la fisica quantistica, sempre di calcio stiamo parlando, ma deve abituarsi a giocare in una mediana a due (a Empoli giocavano in tre in mezzo al campo), ai duelli uno contro uno e a un calcio piĂą intenso. Mancano nove partite alla fine del campionato, nove possibilitĂ per Ricci per ritagliarsi maggiore spazio in campo.
